Indirizzo IP: introduzione e spiegazione

Indirizzo IP: introduzione

L’indirizzo IP, in inglese “internet protocol address“, viene visualizzato nell’interfaccia grafica come un’etichetta numerica, questa permette di identificare in modo univoco un host (un host è un dispositivo fisico come un personal computer, una stampante, un router oppure uno smartphone).
L’host è collegato ad una rete informatica che utilizza l’internet protocol come protocollo di rete.

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Indirizzo IP: suddivisione e versioni

Ogni IP address è suddiviso in 2 parti:

  1. la prima parte identifica la rete, chiamata anche Network ed è utilizzata per l’instradamento a livello delle sottoreti.
  2. la seconda parte riconosce l’host all’interno della rete e identifica anche le eventuali sottoreti.

Gli indirizzi IP pubblici sono rilasciati e regolamentati da ICAAN che è l’ente di gestione internazionale; il quale a causa della saturazione dello spazio per gli indirizzi IPv4 e la necessità di eliminare le limitazioni operative della versione 4 di questo protocollo; ha provveduto rilasciando una seconda versione del protocollo chiamata IPv6.

Esiste una differenza fondamentale tra queste due versioni del protocollo IP: l’indirizzo IPv4 è costituito da 32 bit ed è suddiviso in 4 gruppi da 8 bit separati tra loro da un punto (per esempio→ 192.168.80.1). Al contrario, l’indirizzo IPv6 è costituito da 128 bit divisi in 8 gruppi rappresentanti 2 byte ciascuno, ogni gruppo risulta separato dagli altri dal simbolo dei due punti “ : “. Nella pratica, questo permette di assegnare un numero maggiore di indirizzi rispetto a quelli idealmente assegnabili con la prima versione del protocollo (per esempio→ 2001:0DB8:0000:0000:0000:0000:0000:0001).

Una ulteriore differenza è presente nelle definizioni di:

  • Indirizzo IP Statico: questa tipologia di indirizzi IP viene assegnato sempre allo stesso dispositivo (ISP permettendo).
  • Indirizzo IP Dinamico: come abbiamo visto in precedenza, il numero degli IP a disposizione è limitato. Per ovviare a questo problema ci sono gli indirizzi IP dinamici: un indirizzo IP scelto tra i vari disponibili a disposizione dell’ISP. Una volta scelto, questo indirizzo viene assegnato (e cambiato) in maniera automatica ad ogni nuova connessione.

I primi provider

I primi provider di connessione internet si sono procurati un numero enorme e sproporzionato di indirizzi IP che non rispecchiavano le loro reali esigenze. Questo comportamento, insieme all’aumento degli host che hanno necessità di essere pubblici su internet, è una delle cause della saturazione dello spazio degli IPv4. Il ritmo ha causato l’esaurimento delle disponibilità degli indirizzi IPv4 e la necessità di migrare all’IPv6

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I provider successivi

I provider ritardatari, che si sono lanciati successivamente ai primi sul mercato, hanno ovviato a questa scarsità inserendo i propri utenti, appartenenti a una specifica area, all’interno di una rete privata che accede al Web tramite un unico indirizzo IP pubblico (NAT), assegnando invece ai singoli utenti indirizzi IP privati.

Indirizzo IP: come proteggerlo?

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Indirizzo IP

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Di seguito un dettaglio del report Network Scan:

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